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Quaderni di Formazione online
Come l'acqua sul dorso di un'anatra
I tratti essenziali della rivoluzione Keynesiana
(Parte Terza / 3)
GIOVANNI MAZZETTI
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“Prevedo che buona parte di quello che scrivo scorrerà come l’acqua sul dorso delle anatre se non sarò sufficientemente duro da costringere i classici a replicare.
Voglio per così dire sollevare un polverone; perché solo dalla controversia che nascerà riuscirò a far comprendere quello che dico.”
Presentazione
Pubblichiamo, di seguito, la terza parte del terzo capitolo del testo Come l’acqua sul dorso di un’anatra, nel quale ricostruiamo il contributo di John M. Keynes alle trasformazioni strutturali delle politiche economiche. Com’è noto, nell’attuale situazione di crisi in molti evocano, come possibile via d’uscita, una massiccia crescita degli investimenti pubblici e privati. Si tratta di una strategia che indubbiamente operava efficacemente quando Keynes la propose.
Nelle pagine che seguono Keynes sottolinea però che la strategia è meno univoca di come i suoi sostenitori la intendevano. Non è detto, infatti, che gli investimenti non possano essere ostacolati dal fatto che il prodotto conseguente non troverebbe uno sbocco, determinando una perdita per l’imprenditore che li affronta. L’accumulazione determina infatti una continua crescita della capacità produttiva che può conseguentemente eccedere le possibilità di vendita. Per questo, da un lato, occorre un intervento dello stato che, non perseguendo il movente del profitto, può produrre là dove le imprese si fermano, e dall’altro il riconoscimento del nuovo stato di cose che impone la spesa come condizione della creazione di lavoro, potendo sfociare in una serie di attività inutili.
Il problema, come vedremo nei prossimi quaderni, è che questa strategia di sostegno da parte degli investimenti pubblici può funzionare solo per un breve periodo storico, con la conseguenza del riemergere della contraddizione.
Parte Terza / 2 - I tratti essenziali della rivoluzione Keynesiana
Pubblichiamo di seguito la seconda parte del Terzo Capitalo del saggio sulla rivoluzione keynesiana.
In esso viene richiamato il modo in cui Keynes affronta la contraddizione fondamentale dei rapporti capitalistici, nella quale la stessa propensione al consumo si pone come un limite all’accumulazione.
Si tratta di un problema difficile da recepire per il senso comune, appunto perché non vede il nesso esistente tra la forma in cui si cerca di soddisfare i bisogni e i limiti che quella forma alla possibilità di farlo
Parte Terza /1 - I tratti essenziali della rivoluzione Keynesiana
Pubblichiamo la seconda parte del testo Come l’acqua sul dorso di un’anatra nel quale cerchiamo di interpretare in modo critico l’emergere e l’affermarsi nel keynesismo.
In questa parte analizziamo il rapporto del pensiero keynesiano con quello degli economisti suoi contemporanei, sottolineando i punti nei quali esso si discosta radicalmente dalle loro ipotesi.
Parte Seconda - I presupposti della rivoluzione Keynesiana
Pubblichiamo la seconda parte del testo Come l’acqua sul dorso di un’anatra nel quale cerchiamo di interpretare in modo critico l’emergere e l’affermarsi nel keynesismo.
In questa parte analizziamo il rapporto del pensiero keynesiano con quello degli economisti suoi contemporanei, sottolineando i punti nei quali esso si discosta radicalmente dalle loro ipotesi.
Parte Prima - Il Keynesismo: risorsa esausta o rivoluzione tradita
Negli ultimi anni il Centro ha offerto, nei suoi corsi di formazione on line, le ricerche che erano state pubblicate da qualche editore e quelle che, concluse, erano state stampate e avevano circolato nel circuito interno degli iscritti e dei simpatizzanti.
Invece di riesumare le vecchie ricerche pubblicate tra la fine degli anni Ottanta e inizio anni Novanta, si crede opportuno offrire agli interessati i risultati parziali delle ricerche avviate ma ancora non concluse.
Cominciano oggi con questo saggio di interpretazione della cosiddetta “rivoluzione keynesiana”.
Come Keynes temeva, il suo insegnamento è scivolato via nella cultura della società, come l’acqua scorre sul dorso di un’anatra, cioè senza quasi lasciare un segno. La ricerca in corso cerca di dare una spiegazione di questo fenomeno.
Proprio perché si tratta di un lavoro in itinere, si spera che i lettori vogliano interagire con i responsabili del centro, avanzando critiche e osservazioni.
Ultima modifica: 20 Settembre 2023